4a edizione cozze fave e pecorino

In primis è importante dire cosa rappresenta Cozze Fave e Pecorino per il club e i suoi iscritti.

L’amore che ci lega a questa manifestazione nasce dal principio , quel principio in cui un gruppo di persone ha cercato di dare un senso a questa passione molto spesso slegata , sparsa nei vari porti senza avere mai una vera e propria condivisione o aggregazione.
Nacque così l idea di raggruppare sotto i simboli del mare e della città chiunque volesse stare in compagnia, oppure conoscere persone nuove con la stessa passione.
Da subito ,sin dalla prima edizione,il successo è stato sorprendente grazie alla genialità dei suoi partecipanti che ogni anno rendono unico questo evento.

Sabato 21 Aprile si è conclusa la quarta puntata del Cozze Fave e Pecorino, con essa di fatto ,si è dato il via alla stagione diportistica e qui di seguito cercheremo di raccontare tutto quello che è accaduto durante la giornata.

La location scelta per il varo è stata quella del Vecchio Faro di Fiumicino, comodissimo scivolo in una darsena davvero accogliente composta da personale disponibile e molto gentile.
Cinque comandanti hanno effettuato, supportati in tutto da due membri del direttivo, le operazioni di varo, per poi uscire uno alla volta in mare a congiungersi con gli altri tre equipaggi che nel mentre erano intenti ad uscire dal fiume Tevere dove stanziano per tutto l’ anno.
Da subito non sono mancate le sorprese e gli inconvenienti .
Un gommone non parte, lo staff si precipita subito e con prontezza riescono a risolvere il problema dando il mare al loro compagno.
Nell’ uscire a lento moto un altro gommone si pianta senza motivo apparente ma anche qui in pochi minuti si risolve il problema del mancato afflusso di benzina al motore permettendogli di proseguire per tutta la giornata con tranquillità.
Il mare è ottimo e c’è un bel sole,il primo della stagione, ma ancora una volta una chiamata ci dà la notizia di un gommone fermo nel Fiume anche lui con problemi di benzina peraltro risolti brillantemente dal cantiere e che ha causato solo l’inconveniente di doverci raggiungere un pochino più tardi.

Mentre il gruppo si compatta Max detto Er Pescatore mette in scena una gag davvero divertente , simulando una cattura con canna in acqua mentre noi tutti li nell’attesa di vedere la preda che così tanto lo stava impegnando ma poi ,altro non era, che un barattolo di tonno legato ad arte sul suo amo.
Quindi tra scene esilaranti e inconvenienti meccanici diamo fondo alle manette direzione Palo Laziale, dieci miglia a 18/20 nodi con l'enorme bandiera che ci rappresenta a sventolare per tutta la navigazione.

Si percepisce la felicità di ogni partecipante con foto , video e cazzeggio vario giocando sulle scie dei gommoni che si rincorrono su un mare davvero eccezionale.
Giunti alla metà ci ancoriamo tutti in fila e quasi in modo spasmodico ognuno comincia a darsi da fare, tra chi accende i fornelli e chi comincia a pulire le cozze c’è un incessante moto perpetuo.
Dai gavoni ,come da tradizione, spunta di tutto ……alcuni gommoni sono attrezzati come vere e proprie cucine industriali ,schiocchi di tappi fanno scorrere fiumi di prosecco …… insomma tutto sembra essere perfetto.
Nel mentre ci si adopera per dare il via alla prima cottura delle cozze ,ci si rende conto che il vento ,alzatosi all’ improvviso, non ci permette di cucinare con tranquillità ed in sicurezza ragione per cui siamo stati costretti a riporre tutto e tornare in quel di Fiumicino per trovare una zona più ridossata. 
Nel tornare stavolta il mare si è alzato un pochino così come il vento e tutto rende più frizzante la navigazione che si conclude con un nuovo ancoraggio di massa ai piedi del vecchio faro.

Si ricomincia immediatamente la festa, stavolta senza sosta alcuna ,nessuno ha dato il benché minimo segnale di perdere il filo del discorso, l’armonia è alle stelle il pecorino e le fave vanno via a ritmo di musica cubana ,spuntano torte da ogni dove ed alcuni, con piacere, fanno nuove amicizie a testimonianza dell’alchimia che si è creata in un contesto così sereno.
Tutto procede fino a pomeriggio inoltrato quando a dare il saluto e l' arrivederci ci pensa un gommone della polizia che controlla uno per uno tutti gli 8 equipaggi presenti, peraltro risultati in regola con ogni documento.
Alla fine si condivide un piatto di pecorino anche con gli uomini in divisa e si torna ognuno al proprio ormeggio davvero sazi di una giornata che ha offerto tutto il necessario per vivere alla grande una giornata di mare in compagnia di tanti amici.  



Il Roma rib club ringrazia tutti i partecipanti e da l' appuntamento al prossimo anno!